lunedì 16 marzo 2009



Il peccato, questo sconosciuto

Oggi in una classe del II liceo classico, introducendo l'argomento "la percezione del 'peccato' tra i giovani" e, partendo da una simulazione biblica dell'episodio di Caino ed Abele fatta in un'altra classe, ho chiesto agli alunni di scegliere tra le seguenti opzioni, scrivendo un commento :
  • Errare humanum est.
  • Tutto ciò che è umano non è da considerarsi peccato.
  • Cosa c'entra Dio con la vita dell'uomo.

Può tornare utile la lettura dell'editoriale che si trova su: www.korazym.org

2 commenti:

  1. Peccato nasce dall'uomo, peccato nasce dalla naturale sensazione di pentimento provocata da consapevolezza di non aver agito bene, secondo ciò che riteniamo sia bene.
    Ma perchè siamo formiche ordinate dobbiamo catalogare anche questo, e allora nasce il dubbio.
    Se fosse semplicemente sensazione? nello spirito e solo nello spirito ognuno è in grado di riconoscerlo.
    Continuiamo a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male

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  2. "Genesi 3 è una delle pagine più attuali della Bibbia, non solo, ma della civiltà in assoluto.
    Ecco il punto: voi diventerete come Dio!
    Il peccato porta in sé questa connotazione fondamentale: il rifiuto di essere creatura e il desiderio di essere Dio. La storia umana è determinata da queste due scelte o aspirazioni umane.
    Questa pagina biblica è dunque una pagina che si sta scrivendo continuamente, senza sosta. Qui non ci troviamo di fronte a verità arcaiche, ma alla fonte stessa dell’attualità, anche nei suoi aspetti più tragici. Il rifiuto della creaturalità, cioè del fatto di essere creature e quindi di non avere in noi il fondamento dell’esistenza e della sua realizzazione, provoca in noi un senso di rivolta contro il Creatore".

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