Perché questa malattia a me?
Perché questa malattia a me? È colpa dei miei peccati o è un castigo di Dio per colpe che ignoriamo?Antonella Di Mario Roma
Ferdinando Galli Casalbuttano (Cremona)
Mario Spallicci San Paolo del Brasile
...non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina
...non ci sarebbero libri.
Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro
...non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: non è una goccia d'acqua
che può fare un fiume
...non ci sarebbe l'oceano.
Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano
che può seminare un campo
...non ci sarebbe la messe.
Se l'uomo dicesse: non è un gesto d'amore
che può salvare l'umanità
...non ci sarebbero mai nè giustizia, nè dignità, nè felicità
sulla terra degli uomini.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
Come il libro ha bisogno di ogni parola
Come la casa ha bisogno di ogni pietra
Come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua
Come la messe ha bisogno di ogni chicco
l'umanità intera ha bisogno di te,
qui dove sei,
unico,
e perciò insostituibile.
Michel Quoist
LA CHIESA E LO STATO
«Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro» (Sant'Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).
Ogni volto che incontriamo è anche il racconto del nostro cammino come singoli e come società.In realtà i migranti raccontano di noi e del nostro mondo! L'unico libro quindi che dovremmo scrivere è quello dell'ospitalità ricevuta gratuitamente e ora in dovere di donarla a piene mani.
La lettera vera è quella che la gente ha scritto in noi, missionari migranti in Africa ed altrove. Siamo stati "scritti" dai volti e dalle storie che qui da noi, da tempo ormai, vengono spesso respinte».
...Tu non sai niente di me
Né da dove vengo
Né perché mi trovo nella tua patria...
(Nemàt Mirzazah, poeta esule iraniano)
... Sopra il cuore
firmano le genti un patto eterno
di pace e fraternità...
(Jorge Carrera Androade)
fonte:http://www.nigrizia.com