venerdì 13 marzo 2009


I giovani? Più look che rock
«Oggi è troppo importante es­sere famosi, quarant’anni fa era decisivo diventare buoni musicisti. Industria e tv condizionano in modo negativo i giovani. Ma dopo che co­struendosi un’immagine patinata si è pas­sati davanti alle telecamere, cosa rimane se non si è studiato? »
Ian Gillan di suc­cesso nel rock ne sa assai. Sono infatti pas­sati quarant’anni esatti dal suo ingresso negli storici Deep Purple, di cui è stato la voce per i dischi migliori, titoli impre­scindibili come Machine Head, Fireball, In rock. Ed ancora oggi, dietro un’ineffa­bile aria da gentiluomo inglese di 64 an­ni, Gillan è protagonista sulla scena mon­diale. Nella band e con i suoi progetti so­listi: l’ultimo dei quali, One eye to Moroc­co, uscirà venerdì prossimo tra rock, blues e soul, con un paio di nuove perle ( It would be nice, Better days). Intanto però l’artista non le manda a dire, alle nuove generazioni che dal passato prendono spesso solo un look da ribelli. "Anche noi volevamo ribellarci: ma sapendo che i cambiamenti nascono da basi solide. Van­dalizzando la storia non c’è futuro.
fonte: Avvenire del 01/03/2009

1 commento:

  1. Mi trovo in perfetta sintonia con le parole di Gillan. I suoi tempi, tempi in cui essere un ribelle o comunque controcorrente aveva un significato, sono tutt'oggi le basi di chi crede davvero in qualcosa. Certamente, a mio modesto parere, le cultire odierne, tutte dedite alla moda, a movimenti giovani forse fin troppo faziosi e scorretti, portano solo ad avere un cervello vuoto, conducendo ad azioni davvero stupide, come incendiare un clochard per divertimento. Ma chi pensa, come spero di esserlo io, e vuole cambiare la società non segue queste mode e questi atteggiamenti. Avrebbe rivisto il modo con cui ci si pone a confronto con gli altri e con noi stessi, per poter essere non solo menti vuote, ma giovani uomini pronti per il futuro.
    Piccolo fuori programma: approfitto dell'occasione per salutare il mio caro prof. Solomita che ha messo su questo ottimo blog! Bravo professore !

    RispondiElimina