venerdì 22 maggio 2009


"Non abbiamo né funzioni né compiti speciali"

Trascrivo solamente la parte conclusiva della lettera che fr. Enzo Bianchi ha scritto nel 40° anniversario della comunità di Bose, evidenziando quello che a me pare rappresenti la sostanza dell'essere cristiani.

"... Cari amici, desideriamo dirvi semplicemente che “noi siamo qui”: restiamo saldi grazie alla fedeltà del Signore ai suoi doni e perseveriamo – nonostante tutte le nostre debolezze e i nostri fallimenti – nel ricominciare ogni giorno a vivere il Vangelo. Non abbiamo né funzioni né compiti speciali, non ci sentiamo nemmeno in grado di “dare testimonianza”, ma tentiamo l’impossibile dell’amore, un amore come quello che Dio ha per il mondo, un’impresa impossibile agli uomini ma possibile a Dio che ce ne ha dato l’esempio in Cristo...

In questo nostro cammino speriamo solo di non scandalizzare nessuno e di porre un “segno”, nulla più: un segno che il regno di Dio è vicino e che siamo tutti chiamati alla conversione. Aiutateci anche voi, con la comunione ravvivata nel Signore Gesù, a essere ciò che è la nostra verità."

Un saluto affettuoso

Il priore di Bose fr. Enzo
vedi: http://www.monasterodibose.it

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