mercoledì 6 maggio 2009


CONFERENZA DEL PROF. U.GALIMBERTI,
(ovvero la fiera dell'ovvietà)


- " Il disagio giovanile non è nè di tipo esistenziale, nè psicologico, ma culturale!" (traduzione: non occorrono nè preti nè psicologi). - "Il nihilismo è là dove manca lo scopo, il perchè".

- E' forse la mancanza di senso?

- "
No, sarebbe meglio non usare questo termine, in quanto il bisogno di senso sarebbe il prodotto d'una cultura, quella giudaico-cristiana, di cui siamo rampolli". - "Il futuro non attrae i giovani, esso è indecifrabile!".

-
Non sarebbe opportuno indicar loro un percorso? dei valori?

-
"No, i valori sono un assoluto, non ci sono valori che scendono dal cielo! Gli antichi raccomandavano: conosci te stesso ed è da lì che bisogna partire!... Anzi bisogna partire dal sentimento; esso è una facoltà cognitiva: mi dice se una cosa è giusta o no! I processi di apprendimento passano attraverso i processi emotivi! I sentimenti vanno costruiti: L'educazione è: educazione al sentimento"...... Occorre rivedere il ruolo educativo della scuola"........

- Ma, allora che significato hanno parole come "stupore, bellezza, ordine, congruità, perfezione, trasparenza, esperienza, scoperta di cose nuove ...verità? non si trova qui la sorgente delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti?

Ci sarebbe proprio da chiedersi: cui prodest?

Albert Einstein
diceva:
" La più bella sensazione è il lato misterioso della vita. È il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è, per così dire, morto; i suoi occhi sono spenti".
Alphonse de Lamartine
:"Il sentimento è la poesia dell'immaginazione".
Socrate
: "La meraviglia è un sentimento assolutamente tipico del filosofo. La filosofia non ha altra origine che questa".

1 commento:

  1. L'incontro con il prof. Galimberti, organizzato dal Liceo Classico "N. Zingarelli", si è svolto nell'aula consiliare del Comune di Cerignola, per l'occasione gremita da studenti dell'ultimo anno di scuola superiore di diverse scuole.
    La conferenza, seguita da un dibattito, non ha toccato i punti nevralgici del libro"L'ospite inquietante", menzionato più volte. E' sembrata una conferenza rivolta più ai docenti che agli alunni.
    Tutto sommato è stato meglio così.
    Di confusione oggi cen'è fin troppa!

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