martedì 5 maggio 2009

BERLUSCONI SULLA STAMPA

L'Avvenire lo critica: «Più sobrietà» dal Corrierre Della Sera
Sappiamo che un uomo di governo va giudicato per ciò che realizza, per i suoi programmi e la qualità delle leggi che contribuisce a creare. Ma la stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti. Non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all'anima del Paese». È quanto si legge su Avvenire, in un editoriale in prima pagina dedicato alla vicenda Lario-Berlusconi. Un commento dai toni preoccupati perché «la politica e lo spettacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nell'occasione il peggio di sé». Premettendo che «a nessuno è lecito usare i disastri altrui come arma politica e a nessuno dovrebbe essere concesso di sguazzare là dove sono in gioco i sentimenti delle persone e la vita di una famiglia», Avvenire puntualizza che «ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno». E ancora, si legge: «Non ci è piaciuto quel clima da scambio di "favorini" veri, falsi o presunti tra amici e amiche. E ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un'altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio. Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. e comunque prima o poi, arriva il momento del conto».

Nessun commento:

Posta un commento