venerdì 20 febbraio 2009

La vera emergenza è la disumanità

La vera emergenza è la disumanità

…è veramente il bullismo l’emergenza della scuola? Non che non esistano episodi di violenza gratuita o di grave inadempienza delle regole della convivenza scolastica, per le quali è giusto che si prendano provvedimenti, ma l’emergenza della scuola è un’altra, è l’educazione. Oggi ciò che spesso un ragazzo non incontra in classe è uno sguardo positivo su di sé, qualcuno che valorizzi la sua umanità, qualcuno che si fidi della sua libertà: è questa l’emergenza, bullismo, noia, indifferenza ed estraneità sono le conseguenze di questa assenza di umanità. …è emergenza anche in quelle scuole dove tutto sembra in ordine, dove il rispetto delle regole è garantito e chi le infrange viene punito, ed anche in quelle classi dove i programmi scolastici vengono svolti senza problemi e il 90% degli studenti è promosso non con un voto politico, ma per merito. …

[Gianni Mereghetti, La vera emergenza non è il bullismo ma la disumanità – Il Giorno - Lombardia 12-04-07]

Ø Sniffing e bringe drinking Ø

«Sniffare solventi e colle è un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare. Solo che è poco conosciuto, non ci si fa caso e non esistono studi sull’argomento». Riccardo Gatti, direttore del dipartimento dipendenze della Asl Città di Milano, che da 25 anni studia le droghe… Lo «sniffing», che può essere tradotto «sballo chimico», è una pratica che arriva dagli slum indiani, dall’Est europeo, dalle favelas brasiliane, dall’Africa, da tutti i Paesi più poveri. Oggi l’hanno ereditata anche i ragazzini italiani minorenni: la «droga» costa poco, è facilmente reperibile su mercato e la vendita non è soggetta ad alcuna forma di controllo. «Non credo che si tratti solo di un fatto economico. Semplicemente chi cerca lo sballo lo fa con quello che trova, sperimenta tutto. È più facile provare qualcosa che trovi al supermercato piuttosto che entrare in strani giri, soprattutto per i ragazzini. Chi sniffa solventi generalmente non fa solo quello, ma utilizza anche altre droghe». …Ma è una pratica pericolosa perché ha senza dubbi impatti sul sistema nervoso e provoca malattie a livello polmonare. …

[Cristina Marrone, «Fenomeno diffuso ma poco noto. A Milano è morto uno studente» – Corriere della Sera 12-04-07]

Allarme alcol tra giovani e giovanissimi. Il 67% dei 13-15enni beve il sabato sera, di questi il 20% si ubriaca nel fine settimana. Tra gli adolescenti si diffonde, infatti, il “bringe drinking” bere per ubriacarsi sei o più bicchieri in un’unica occasione. La denuncia arriva dalla ricerca condotta nelle discoteche per il ministero della Salute dal Centro collaboratore per l’Oms per l’alcol… «In Italia il modello di consumo di alcol è per tradizione “moderato”», cioè vino durante i pasti. …«Preoccupa la maggior diffusione del consumo di alcolici tra 11-15enni, col 18,6% che dichiara di avere consumato bevande alcoliche nell’anno». Ma c’è anche la «forte crescita del consumo di alcol fuori pasto per gli adolescenti»: tra 1998 e 2006 il consumo di alcol fuori pasto tra i 14-17enni è cresciuto dal 12,6% al 20,5%. …Fattori di rischio… sono il bere fuori pasto, l’abitudine al fumo, la frequentazione di “open bar”, “happy hour” e discoteche «dove alcolpops (i cocktail pronti in bottiglia, ndr) e stuzzichini sono d’obbligo. …». …In Italia ogni anno sono circa 25 mila i decessi associati all’alcol che provoca il 44% delle cirrosi epatiche, il 19% degli incidenti, il 4% dei tumori. …

[L.Liv., Alcool, due ragazzi su dieci ubriachi nei weekend – Avvenire 13-04-07]

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