lunedì 20 maggio 2013

La puntualizzazione della collega è pertinente e attuale, soprattutto nel contesto scolastico. 
" ... Ci sono momenti della storia in cui la Chiesa cattolica è capace di stupire, infrangendo schemi consolidati e introducendo comportamenti nuovi e inattesi.
Fu così quando Pio XII si recò nel quartiere di san Lorenzo devastato dai bombardamenti; quando Giovanni XXIII andò a trovare in visita i detenuti a Regina Coeli e convocò, a sorpresa, il ConcilioQuando Paolo VI, pochi mesi prima di morire, scrisse una lettera agli “uomini delle Brigate rosse” supplicandoli di liberare senza condizioni il suo amico di sempre Aldo Moro. Quando Giovanni Paolo I parlò di Dio come madre; quando Giovanni Paolo II chiese perdono per gli errori e le colpe della Chiesa nei secoli. Quando Benedetto XVI ha rinunciato al pontificato per il bene della Chiesa. Quando i cardinali hanno scelto Bergoglio che ha deciso di chiamarsiFrancesco e ha inaugurato il suo pontificato chiedendo la preghiera del popolo su di sé e facendo scendere il silenzio su una piazza san Pietro gremita di fedeli.
Forse è proprio grazie a questi gesti inattesi, alla capacità di stupire, che la Chiesa, nonostante gli scandali e le opacità, mantiene il suo ruolo di lievito dell’umanità. La capacità di stupire: quello che i credenti chiamano, nei secoli, il soffio dello Spirito.

Maria Grazia Giordano (insegnante di Religione - Liceo “Orazio” - Roma)

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