`Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Gioite ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli" (Mt. 5, 3-12).
Mons. Tonino Bello, con profonda efficacia, così commentava alcune beatitudini:
"E c'è, finalmente, il modo legittimo di leggere le Beatitudini. Consiste essenzialmente nel felicitarsi con i senzatetto e senza pane (gli affamati) come per dire: 'Complimenti, c'è una buona notizia! Sì, tutti si sono dimenticati di voi, ma Dio ha scritto il vostro nome sul palmo della sua mano, tant'è che i primi assegnatari della casa del Regno siete voi, che dormite sui marciapiedi e i primi cui verrà distribuito il pane caldo di forno siete voi, che ora avete fame. Felicitazioni a voi, che a causa della vostra mitezza vi vedete continuamente scavalcati dai più forti o dai più furbi. Il Signore, non solo non vi scavalca, nelle sue graduatorie, ma vi assicura il primo posto nella classifica generale dei meriti.
E auguri a tutti voi che sperimentate l'amarezza del pianto e la solitudine dei giorni neri; c'è qualcuno che non rimane insensibile al gemito nascosto degli afflitti, prende le vostre difese, parteggia decisamente per voi e addirittura si costituisce parte lesa ogni volta che siete perseguitati a causa della giustizia. Ed infine, su con la vita voi, che sfidando le logiche della prudenza carnale, vi battete con vigore per dare alla pace un domicilio stabile sulla terra. Dio avvalla la vostra testardaggine."
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Gioite ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli" (Mt. 5, 3-12).
Mons. Tonino Bello, con profonda efficacia, così commentava alcune beatitudini:
"E c'è, finalmente, il modo legittimo di leggere le Beatitudini. Consiste essenzialmente nel felicitarsi con i senzatetto e senza pane (gli affamati) come per dire: 'Complimenti, c'è una buona notizia! Sì, tutti si sono dimenticati di voi, ma Dio ha scritto il vostro nome sul palmo della sua mano, tant'è che i primi assegnatari della casa del Regno siete voi, che dormite sui marciapiedi e i primi cui verrà distribuito il pane caldo di forno siete voi, che ora avete fame. Felicitazioni a voi, che a causa della vostra mitezza vi vedete continuamente scavalcati dai più forti o dai più furbi. Il Signore, non solo non vi scavalca, nelle sue graduatorie, ma vi assicura il primo posto nella classifica generale dei meriti.
E auguri a tutti voi che sperimentate l'amarezza del pianto e la solitudine dei giorni neri; c'è qualcuno che non rimane insensibile al gemito nascosto degli afflitti, prende le vostre difese, parteggia decisamente per voi e addirittura si costituisce parte lesa ogni volta che siete perseguitati a causa della giustizia. Ed infine, su con la vita voi, che sfidando le logiche della prudenza carnale, vi battete con vigore per dare alla pace un domicilio stabile sulla terra. Dio avvalla la vostra testardaggine."
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